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    Julio Cortázar e il gioco del mondo

    “La verità, la triste o gioiosa verità, è che mi piacciono sempre meno i romanzi, la narrativa come si pratica di questi tempi. Quello che sto scrivendo adesso (se un giorno o l’altro lo finirò) sarà qualcosa come un anti-romanzo.” Così Julio Cortázar in una lettera a un amico. Il libro, Rayuela, sarebbe uscito tre anni dopo, nel 1962 (Il gioco del mondo nella traduzione italiana di Flaviarosa Nicoletti Rossini del 1969). Sulla copertina, disegnata dall’autore, l’illustrazione del gioco infantile cui allude il titolo: un rettangolo tracciato per terra e diviso in sei caselle che bisogna occupare, saltellando su una gamba dopo avervi gettato un sasso, per raggiungere il traguardo…

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    Le tre apparizioni di Bolano

    ‘ Le tre apparizioni di Bolaņo ‘ Andrés Neuman 1. CASA Da poco sono passati ( e sembra ieri o un secolo fā) cinque anni dalla scomparsa di Bolaņo. Mi domando se l’eufemismo della scomparsa sia opportuno per parlare di qualcuno che seppe metaforizzare le atrocitā delle dittature latinoamericane o i crimini di Ciudad Juárez . La sensazione, tuttavia, e’ che Bolaņo sia scomparso. Se n’e’ andato giovane, all’apice delle sue facoltā. Quasi nessuno conosceva lo stadio della sua malattia. E la sua presenza oggi, tanto nella biblioteca dei suoi lettori come nella memoria dei suoi amici, continua ad essere cosė intensa che sembra che stiamo qui ad aspettare il…

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    Stella distante – “ultima” intervista a Bolaño

    Mónica Maristain – luglio 2003 Playboy, aluglio 2003 © traduzione di carmelo pinto Quella di Mónica Maristain non è stata l’ultima intervista concessa da Bolano. Questa intervista, in realtà, è il frutto di un intercambio che si sviluppa per due anni, tra il 2002 e il 2003 e cukmina nella intervista. La versione integrale è pubblica nella raccolta di 25 interviste della Maristain intitolata La última entrevista a Roberto Bolaño y otras charlas. Dice la maristain: per me l’intervista perfetta è stata quella di roberto. E’ un esempio di molte cose. Fu propiziata da lui, volle farla. Chiese di farla prima di morire e fu una decisione personale, che gliela…

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    I Bolano nella distanza

    Il critico Juan Antonio Masoliver ha scritto ne “La Vanguardia” riguardo I detective selvaggi, il romanzo di Roberto Bolaņo: ” propone un nuovo ordine letterario di cui fanno parte Monterroso, Ibargüengoitia o Monsiváis. I sui lettori ideali sarebbero Luis Maristany, Juan Villoro o Enrique Vila-Matas, vale a dire i difensori della stravaganza” . Č possibile – mi dico ora – che abbia verificato di potermi considerare un lettore idoneo del romanzo di Bolaņo. Di fatto, mi sento molto vicino a tutta l’opera dello scrittore cileno. Č possibile perfino che sia lo scrittore che pių mi somiglia o viceversa: sono lo scrittore che pių somiglia a Bolaņo. La causa sta forse…

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    Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce

    Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce prima edizione: 1984, Spagna – Anagrama ed., prima edizione italiana: 2007, Sellerio ed., trad: Morino Angelo A quell’epoca [1984] io lavoravo a Roses, a metà strada tra Figueras e Cadaqués, anche se la mia vita non aveva niente di glamour, soprattutto se intendiamo la parola glamour così come la intendono e la esemplificano i centinaia di esiliati latinoamericani, soprattutto quelli che si dedicano all’arte o allo spettacolo (di fatto, dubito molto che sappiano la differenza tra l’arte e lo spettacolo). Diciamo che allora io lavoravo vendendo bigiotteria, come dire che avevo il mio piccolo negozio, e vivevo come…

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    I dispiaceri del vero poliziotto

    I dispiaceri del vero poliziotto prima edizione: 2011, Spagna – Anagrama ed., prima edizione italiana: 2012, traduzione di Ilide Carmignani , Roberto Bolaño, I dispiaceri del vero poliziotto E cos’è che impararono gli allievi di Amalfitano? Impararono a recitare a voce alta. Mandarono a memoria le due o tre poesie che più amavano per ricordarle e recitarle nei momenti opportuni: funerali, nozze, solitudini. Capirono che un libro era un labirinto o un deserto: Che la cosa più importante al mondo era leggere e viaggiare, forse la stessa cosa, senza fermarsi mai. Che una volta letti gli scrittori uscivano dall’anima delle pietre, che era dove vivevano da morti, e si stabilivano…

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    Un genere di inferno: Roberto Bolano ed il ritorno della letteratura mondiale

    1. Ironia della canonizzazione Ci sono due cose che dovremmo sempre tenere a mente quando leggiamo Bolaño. Primo, gli scrittori molto spesso sono meno interessanti delle loro opere; e in secondo luogo, la letteratura, come la muraglia cinese di kafkiana memoria, è formata da migliaia di persone, la maggior parte di essi critici letterari che lavorano nelle redazioni di giornali e riviste. È proprio qui, nella pagine di un qualunque inserto culturale di un quotidiano e nelle trasmissioni televisive di tendenza che la letteratura si espande e si riproduce. Come una gigantesca macchina acefala, questo esercito burocratico lavora con un semplice obiettivo, la difesa della fortezza. Dietro l’accoglienza delle opere…

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    Sete del male

    I FUOCHI DELL’ELLISSE Scrivere è avvicinarsi all’abisso. Per Bolaño “l’alta letteratura, quella che scrivono i veri poeti, è quella che osa addentrarsi nell’oscurità con gli occhi aperti, succeda quello che deve succedere” Scrivere: addentrarsi nell’inferno; la letteratura è “un mestiere pericoloso” Pericoloso perche’ decifrare l’enigma dell’esistenza implica scontrarsi in termini assoluti con il Male e la Morte. Scrivere: esercizio di intelligenza; equilibrio instabile che si regge su una spaventosa lucidità. Ingredienti? “humor e curiosità, i due elementi più importanti dell’intelligenza” Ritratto robot dello scrittore: a) curiosità: qualcuno con una “disposizione intellettuale che in ogni svolta del destino vede un problema di scacchi o una trama poliziesca da spiegare” . B):…

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    Come salvare la pelle senza rinunciare alla poesia

    ‘ Come salvare la pelle senza rinunciare alla poesia (1/5) ‘ Massimo Rizzante pag | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 1. Poesia e superstiti Nei confronti dell’opera di Bolaño non provo soltanto ammirazione, ma quella felicità attiva grazie alla quale ti senti sciolto da ogni obbligo morale, professionale, e perfino intellettuale. La vera letteratura ti mette le ali. Ti rende più coraggioso. Se non ti nutri del rischio e del fallimento delle grandi opere non potrai mai rischiare e fallire nel tentativo di emularle…. Massimo Rizzante – conversazione con M. Gallego Roca – 2005 Bisogna partire dal fatto che Roberto Bolaño si considerava un poeta.…

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    Una stagione d’inferno

    * * * * * Una volta, se mi ricordo bene, la mia vita era un banchetto, in cui s’aprivano tutti i cuori, in cui tutti i vini scorrevano. Una sera, ho fatto sedere la Bellezza sulle mie ginocchia. – E l’ho trovata amara. – E l’ho insultata. Mi sono armato contro la giustizia. Me ne sono scappato via. O streghe, miseria, odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro! Riuscii a far svanire nel mio spirito tutta l’umana speranza. Per strangolarla, sopra ogni gioia ho spiccato il balzo sordo della bestia feroce. Ho chiamato gli aguzzini per mordere, morendo, il calcio dei loro fucili. Ho chiamato…