Opere di Bolaño

La universidad desconocida (L’università sconosciuta)

[carente di porte e finestre]
“L’università sconosciuta…
mobile e comune a tutti”
[ Alfred Besner, Gli uomini che assassinarono Mahoma]

Credo che nella formazione do ogni scrittore c’e una università sconosciuta che guida i suoi passi, la quale, evidentemente, non ha sede fissa, è una università mobile, però comune a tutti.
[ Roberto Bolano ]
La Universidad deconocida
Ed. Anagrama, 2007
pagg. 476

Ragazze sulle rive della Senna rievoca in Ansky il breve riposo delle spie o dei naufraghi, e dice anche: spie di un altro pianeta, e ancora: corpi che si consumano più in fretta di altri corpi, e ancora: malattie, trasmissione di malattie, e ancora: predisposizione a resistere, e ancora: dove si impara a resistere?, in quale genere di scuola o di università?, e ancora: fabbriche, strade desolate, brodelli, carceri, e ancora: l’Università Sconosciuta, e ancora: mentre la Senna scorre e scorre e scorre, quei volti spaventosi di prostitute racchiudono più bellezza della più bella dama o ceazione nata dal pennello di Ingres o Delacroix.
[R.Bolano, 2666, la parte di Arcimboldi, II volume pag. 477 ]
“…Dal 1977 sto scrivendo un libro di poesia intitolato la universida desconocida, ha più di 500 pagine. Ogni settimana subisce una mutazione. il mio cmputer mi ha proibito definitivamente di salvarlo nell’hard disk…..”.
da una lettera di Bolaño a Carla Rippey – 2005

Bolaño progettò di riunire, verso la metà degli anni ’80, buona parte della poesia che aveva scritto dal suo arrivo in Spagna, nel 1977. Il tempo passava, il progetto andava crescendo e, nel 1993, timoroso della sua salute, Bolaño ordinò il materiale accumulato, dando luogo ad un grosso volume meccanoscritto – che corrisponde alla presente edizione più alcune aggiunte, che da allora rimase pronto per essere pubblicato.
Bolaño, tuttavia, lo mantenne con se fino alla sua morte, riferendosi ad esso, in più di una occasione, come a una sorta di testamento letterario, autentica summa della sua poesia durante gli anni decisivi della sua formazione letteraria, cosa che senza dubbio è, per quanto negli anni successivi fece conocere alcune delle sue parti. In esso si forgia la sua voce tanto di narratore come di poeta, beninteso che fu sempre come poeta che considerò se stesso Bolaño, che, come qui si vede ben chiaramente, transita indifferentemente dal verso alla prosa poetica, e da questa al poema narrativo.
[ presentazione di Anagrama ]
Alcune poesie contenute in questa raccolta erano state già pubblicate in riviste o nelle precedenti raccolte. Il libro si divide in 3 parti e 16 sezioni
Prima parte: (dal 1978 al 1981 – barcellona
1. La novela-nieve
2. Guirat de Bornelh
3. Calles de Barcelona
4. En la sala de lecturas del infierno
5. San Roberto de Troya
6. Nada malo me ocurrirá
7. Tu lejano corazón

Seconda parte: (dal 1980 al 1981 – Casteldefells e Gerona)
1. Tres textos
2. Gente que se aleja
3. Iceberg
4. Prosa del otoño en Gerona
5. Manifiestos y posiciones

Terza parte: (fine anni ’80 al 1993 – Blanes)
1. Poemas perdidos
2. Nueve poemas
3. Mi vida en los tubos de supervivencia
4. Un final feliz

Una nota dell’autore senza titolo:
Le sette prime sezioni de La Universidad Desconocida sono datate tra il 1978 e 1981. Una Barcellona che mi meravigliava e istruiva appare e scompare in tutte le poesie.

TRES TEXTOS sono in qualche modo una sorta di prologo a GENTE QUE SE ALEJA. Nel, mayo vorrebbe essere il punto di incontro di due visioni, quella messicana e quella spagnola. Nel, in argot messicano, significa << no >>. Nel, << majo >>: No, guapo; no, poeta.

scrissi GENTE QUE SE ALEJA nel 1980 mentre lavoravo come vigilante notturno nel camping Estrella de Mar, a Castelldefels. Il poema, com’è evidente, è debitore delle mie letture entusiaste di William Burroughs.

ICEBERG: le tre poesie corrispondono al 1981 e 1982. La pelirroja è un tentativo di scrivere alla Raúl Zurita – le muse mi perdonino -, ma nel territorio delle fotografie pornografiche. Il CHile de La pelirroja è il paese che nomina, però è anche nel dialetto del distretto federale, l’organo sessuale maschile.

PROSA DEL OTOÑO EN GERONA viene scritto nel 1981 durante il mio primo anno di residenza nella città tre (o due?) volte immortale.

MANIFIESTO Y POSICIONES: La poesía chilena es un gas è del 1979 o 1980. Il Manifiesto mexicano del 1984. Horda, del 1991 e La poesía latinoamericana del 1992.

I POEMAS PERDIDOS, como il loro nome indica, sono poesie perdute. Las pulsaciones de tu corazón è datato 1981. Il resto l’ho trovato in un quaderno che mi regalarono nel 1987.

I NUEVE POEMAS sono del 1990, dopo molto tempo trascorso senza scrivere poesia. Mio figlio aveva pochi mesi e la vita scorreva come ne Le porte del paradiso di Jerzy Andrzejewski. finestra su Jerzy Andrzejewski

MI VIDA EN LOS TUBOS DE SUPERVIVENCIA è del 1992, con alcune poesie del 1991 e del 1993. Los neochilenos è l’ultima poesia che ho scritto per La Universidad Desconocida.

UN FINAL FELIZ è del 1992. Come in alcune poesie della sezione precedente, è il Méssico, la nostalgia del Méssico e un Chile chimérico, quello che ora appare e scompare in tutte le poesie.

Blanes, luglio 1992 – maggio 1993

Biblioteca y Lee a los viejos poetas furono scritti immediatamente dopo l’uscita dall’Ospedale Valle Hebrón,nota a Barcellona, nell’estate del 1992, o forse quando stavo ancora lì, con i vecchi dai fegati distrutti, con i malati di Aids e con le ragazze che entrarono per un a overdose di eroina e a cominciare da allora – il padiglione era pieno di predicatori di ogni risma – ritrovarono DIO.

Sono due poesie molto semplici, abbastanza maldestre nell’esecuzione e con volontà di chiarezza nel sgnificato. Il destinatario originale del messaggio è mio figlio Lautaro – anche queste parole, in fondo, sono per lui. Entrambe le poesie raccolgono non solo buoni desideri e buoni consigli. disperato con la prospettiva di non tornare a vedere mio figlio, chi incaricare della sua cura se non i libri? E’ così in poche parole: un poeta chiede ai libri che amò e che lo inquietarono, protezione per suo figlio negli anni a venire. Nell’altra poesia, al contrario, il poeta chiede a suo figlio che abbia cura dei libri nel futuro. Vale a dire che li legga. Protección mutua. Come il lemma di una banda di gángster invitta.

Blanes, gennaio 1993